Motto

Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.-B.Brecht

domenica 6 novembre 2011

POVERI NOI ..ARRIVA IL FMI


Berlusconi chiede al FMI di controllare con i suoi ispettori che l’Italia mantenga gli impegni presi con la UE, nella sua famosa lettera d’intenti (vedi post). Tremonti spiega che l’aiuto del FMI va inteso come:” non tanto come aggiunta finanziaria ma come know how (conoscenza/sapere), come esperienza empirica, nuova. Vogliamo che il processo di riforma sia così trasparente da essere controllato. E’ un ruolo addizionale del FMI nel quale ha già molta esperienza. E’ utile e rende più chiaro l’impegno dell’Italia”
. Che il FMI faccia solo da certificatore dello stato di salute della nostra economia ci sembra semplicemente fuorviante e irreale. Quindi? Facciamo alcune ipotesi. Il governo Berlusconi è talmente impresentabile a livello internazionale che per recuperare un po’ di credibilità, affida a un organismo “neutrale” e riconosciuto, il ruolo di garante. Seconda ipotesi: le lacerazioni interne alla maggioranza sono tali che di fatto il Governo è bloccato; affidare al FMI il ruolo di controllore e a nostro avviso, attivo fautore, dell’attuazione del programma previsto, da un lato rimuoverebbe le tensioni interne, e dall’altro, farebbe passare delle riforme, talmente impopolari, addossandone la paternità a terzi. Terzo, con un colpo solo farebbe fuori opposizione e sindacati, che sicuramente risulteranno più indeboliti nei rapporti con un organismo internazionale. Di fatto, quando ai governi,  il FMI impone le sue scelte, questi perdono la loro sovranità sulle loro politiche economiche con effetti disastrosi a livello sociale. Cerchiamo di capire qualcosa di più. Le istituzioni FMI e Banca Mondiale sono nate nel 1944 a Bretton Woods (USA) per creare un sistema di coordinamento e controllo delle politiche economiche degli Stati per evitare le crisi economiche internazionali. Al FMI oggi appartengono 186 paesi di cui 5 (USA, Giappone, Gran Bretagna, Germania e Francia) dispongono di un capitale messo a disposizione dai suoi Stati membri e il cui voto è ponderato in base alla quota detenuta. Di fatto nelle decisioni importanti hanno il diritto di veto, controllando e indirizzando così, anche gli Stati “minori”. Il suo ruolo fondamentale è quello di concedere prestiti agli Stati membri in caso di squilibri della bilancia dei pagamenti, di ristrutturazione del debito estero , attraverso “piani di aggiustamento strutturali” come condizione per ottenere i fondi. Questi piani perseguono una politica neo-liberista spinta: privatizzazioni di tutto ciò che è pubblico, mano libera ai capitali, al mercato delle merci e dei servizi, azzeramento del Welfare e della spesa sociale, tagli di stipendi (vedi Portogallo e Grecia). Strana coincidenza con la lettera inviata alla UE dal nostro!? Sotto le grinfie del FMI, sono passati quasi tutti i paesi dell’America latina, inutile dire, con effetti devastanti; qualcuno si ricorda cosa è accaduto all’Argentina nel 91? I paesi dell’Est Europa, la Russia e quelli asiatici.  Più di tutto valgono le dichiarazioni del Premio Nobel dell’economia J. Stiglitz che accusa il FMI di essere: una istituzione manovrata dai poteri economici e politici dei paesi del Nord a danno dei popoli del Sud del Mondo, di avere legami con i grandi gruppi finanziari americani, che i prestiti non sono serviti a sollevare i paesi in difficoltà, ma a rimborsare i creditori occidentali. In ultimo, dopo essere usciti dal FMI, in crisi profonda per un ventennio, i paesi dell’America latina, stanno avendo uno sviluppo  economico e sociale senza precedenti. E vorrà pur dire qualche cosa!

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