Aumenti e lamenti di bus e crus
Aumenti e lamenti
di autobus e croci per i pendolari milanesi
A fronte di un servizio che definire scadente è un eufemismo, a parte la
nota vicenda della soppressione agostana del servizio nei week end,
alla ripresa della routine settembrina, un nuovo aumento coglie di
sorpresa gli sfortunati pendolari milanesi.
Per la cifra si potrebbe sorridere, 5 cent a tratta e 1,50 euro per il
mensile, ma si sa, il mare è fatto di gocce d'acqua, come le spiagge di
granelli di sabbia.
Senza aver la pretesa di narrare i disservizi di tutta la provincia mi
limito a quelli di Ossona che, seppur particolari danno luce e immagine
chiara al generale.
Partiamo da luglio 2011, il mensile, cosiddetto, "abbonamento integrato"
costava 71,50 euro, a settembre 2011, con un aumento di 9.50 euro
arriva a 81; ovviamente il servizio continua nei suoi tagli e alcune
corse vengono tolte; la strategia di Movibus (atm + atinom) è chiara
quanto nascosta! Le locandine alle fermate bus con gli orari, rimangono
quelle in data giugno 2011, di modo che la gente, i viaggiatori una
volta, i clienti ora e utenze in seguito (e qui ci sarebbe l'analisi
sociologica, filosofica e giuridica sul concetto di "cittadini
viaggiatori, a clienti, per giungere a merce, ma ve la risparmio e vi
rimando ai saggi dei sociologi contemporanei, Ritzer, Bauman, Beck,
etc..) on hanno modo di "vedere e sapere" delle corse soppresse, oltre
alla presa in giro del n. verde che si può chiamare solo dai telefoni
fissi!