Motto

Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.-B.Brecht

venerdì 16 marzo 2012

REFORMA LABORAL – SPAGNA


Licenziamenti facili, demolizione della contrattazione collettiva, flessibilizzazione e precarizzazione; questa la riforma del mercato del lavoro spagnola, tutto senza passare per il confronto coi sindacati. Dolores de Cospenal, numero due del Governo Rajoy del Partido Popular (centro-destra) in una conferenza stampa ribadisce che la riforma è fatta nell’interesse dei disoccupati e che CcOo e Ugt (le confederazioni sindacali spagnole) “pregiudicano l’attività economica ponendo ostacoli sul cammino della ripresa”. Questo è il tributo che la Spagna deve pagare alla Commissione Europea,  in vista della Legge finanziaria di fine marzo, che deve mirare a contenere il rapporto deficit\Pil al 5,8%. Insomma, altre lacrime e sangue, in un Paese che oggi ha 5,27 milioni di disoccupati. “Dietro questa riforma c’è la mano della troika Ue-Bce-Fmi e dei settori ultraliberisti della destra spagnola e il suo obiettivo finale è lo smantellamento dello stato sociale” Ramòn Gorriz della segreteria nazionale del sindacato Comisiones Obreras. Fotocopia dell’Italia, Grecia e Portogallo, e altri a seguire. Per orientarci a capire cosa sta succedendo, vale la pena  di riportare alcuni passaggi di Luciano Gallino.
L’Autore, nelle prime pagine del suo libro “Finanzcapitalismo”, svela le dinamiche in atto, ipotizzando. “Mega- macchine sociali: così sono state definite le grandi organizzazioni gerarchiche che usano masse di esseri  umani come componenti o servo-unità. Mega macchine potenti ed efficienti di tal genere esistono da migliaia di anni. Le piramidi dell’antico Egitto sono state costruite da una di esse capace di far lavorare unitamente, appunto come parti di una macchina, decine di migliaia di uomini per generazioni di seguito. Era una mega macchina l’apparato amministrativo-militare dell’Impero romano. Nel ‘900 l’esercito tedesco e la burocrazia politico economica dell’URSS. Il Finanzcapitalismo è una mega macchina che è stata sviluppata nel corso degli ultimi decenni allo scopo di massimizzare e accumulare, sotto forma di capitale e insieme di potere, il valore estraibile sia dal maggior numero possibile di esseri viventi, sia dagli ecosistemi. L’estrazione di valore tende ad abbracciare ogni momento e aspetto dell’esistenza degli uni e degli altri, dalla nascita alla morte o all’estinzione. Come macchina sociale,  Il finanzcapitalismo ha superato ciascuna delle precedenti, compresa quella del capitalismo industriale, a motivo della sua estensione planetaria e della sua capillare penetrazione in tutti i sotto-insiemi sociali, e in tutti gli strati della società, della natura e della persona.” L’estrazione di valore è un processo diverso dalla produzione di valore. Si produce valore se si costruisce una casa, una scuola, si produce una nuova medicina , si crea un posto di lavoro retribuito, si piantano alberi; si estrae valore quando si provoca un aumento del prezzo delle case manipolando i tassi di interesse o del mutuo, si impone un prezzo artificiosamente alto ad una medicina, si aumentano i ritmi di lavoro a parità di salario, si distrugge un bosco per  farne un parcheggio. “La mega-macchina denominata capitalismo industriale aveva come motore- e per quel che ne resta ancora - l’industria manifatturiera. Il finanzcapitalismo ha come motore il sistema finanziario”. La differenza sta nel modo di accumulare il capitale:  D1-M-D2, viene sostituito da D2-D1 il denaro non viene impiegato per produrre merci e ricavare profitto, ma investito, fatto circolare nei mercati finanziari allo scopo di produrre immediatamente una maggiore quantità di denaro. Si noti il salto temporale. Da quali fonti ricavare denaro? Manipolazioni speculative di prezzi, salari in flessione, privatizzazione di prestazioni statali, sfruttamento internazionale, ecc. Qual è il braccio operativo del finanzcapitalismo? Grandi banche, grandi società che controllano in una dozzina di settori di attività differenti, decine se non centinaia di altre società, tra le quali possono esserci una o più banche. Siamo di fronte a immense reti societarie, dette bank holding companies che controllano sia banche che compagnie di assicurazione, il comparto immobiliare, titoli, la finanza ombra (esempio  i derivati), investitori istituzionali.
Ed ecco alcuni passaggi cruciali, l’esorbitante sviluppo della mega- macchina del finanzcapitalismo :” non è dovuto ad una economia che con le sue innovazioni ha travolto la politica, bensì a una politica che ha identificato i propri fini con quelli dell’economia finanziaria, adoperandosi con ogni mezzo a favorire la sua ascesa. In tal modo la politica ha abdicato al proprio compito storico di incivilire, governando l’economia, la convivenza umana. Ha contribuito a trasformare il finanzcapitalismo nel sistema politico dominante a livello mondiale, capace di unificare le civiltà preesistenti in una sola civiltà- mondo, e al tempo stesso di svuotare di sostanza e di senso il processo democratico.”
Ps per la prima volta in Grecia sono stati utilizzati i corpi speciali dell’Eurogendfor (vedi post), la polizia militare europea creata appositamente per affrontare emergenze di ordine pubblico e non sottoposta ad alcuna legislazione nazionale

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