COMMENTO - Bruno Amoroso *
cLo spettacolo dell'Europa non è di certo
edificante in questi giorni. Con il titolo «La povertà culturale
dell`Europa» registra attonito Gian Arturo Ferrari ( Corriere della
sera, 17.5.2012) lo spettacolo di popoli europei che dopo la breve pausa
di convivenza tornano a dividersi ed insultarsi. Con una Germania che
troppo presto sembra aver dimenticato la vergogna di cui parlava Thomas
Mann e il cui silenzio, prevedeva sbagliando, sarebbe durato secoli e
che dà dei fannulloni, ladruncoli e cialtroni a tutti gli altri popoli e
paesi. Una Germania che fa finta di dimenticare che la sua
ricostruzione è stato il prodotto della «guerra fredda», quando gli
Stati Uniti decisero di recuperare il peggio del suo passato nazista (la
tecnologia e l'efficienza), per farne rapidamente la vetrina
dell'Occidente verso i paesi dell'Est; che la rapida ricostruzione delle
sue città e delle sue fabbriche è stata fatta con il sacrificio degli
emigranti dei paesi dell'Europa del sud; e che la creazione del suo
«miracolo» è stata la causa principale della distorsione a proprio
vantaggio delle politiche agricole europee, del mercato unico; e,
infine, che la sua «riunificazione» ha prodotto l'ultimo aborto
affrettato con l`istituzione dell`Euro.