venerdì 31 agosto 2012
Aumenti e lamenti di bus e crus
di autobus e croci per i pendolari milanesi
A fronte di un servizio che definire scadente è un eufemismo, a parte la nota vicenda della soppressione agostana del servizio nei week end, alla ripresa della routine settembrina, un nuovo aumento coglie di sorpresa gli sfortunati pendolari milanesi.
Per la cifra si potrebbe sorridere, 5 cent a tratta e 1,50 euro per il mensile, ma si sa, il mare è fatto di gocce d'acqua, come le spiagge di granelli di sabbia.
Senza aver la pretesa di narrare i disservizi di tutta la provincia mi limito a quelli di Ossona che, seppur particolari danno luce e immagine chiara al generale.
Partiamo da luglio 2011, il mensile, cosiddetto, "abbonamento integrato" costava 71,50 euro, a settembre 2011, con un aumento di 9.50 euro arriva a 81; ovviamente il servizio continua nei suoi tagli e alcune corse vengono tolte; la strategia di Movibus (atm + atinom) è chiara quanto nascosta! Le locandine alle fermate bus con gli orari, rimangono quelle in data giugno 2011, di modo che la gente, i viaggiatori una volta, i clienti ora e utenze in seguito (e qui ci sarebbe l'analisi sociologica, filosofica e giuridica sul concetto di "cittadini viaggiatori, a clienti, per giungere a merce, ma ve la risparmio e vi rimando ai saggi dei sociologi contemporanei, Ritzer, Bauman, Beck, etc..) on hanno modo di "vedere e sapere" delle corse soppresse, oltre alla presa in giro del n. verde che si può chiamare solo dai telefoni fissi!