
Nonostante la denuncia del mondo della scuola
e gli appelli per evitare che la VII Commissione Cultura e Istruzione
della Camera mettesse all'ordine del giorno in agosto la discussione sul
ddl 953, più noto come legge Aprea, «l'ordine è già stato eseguito» e
l'impianto base della legge è stato adottato. Benché quindi non si possa
parlare ancora di approvazione, è bene spazzare il campo dall'ipocrisia
con il quale anche dal Pd tentano di «incartarla» a chi contesta
l'approvazione del testo, dal momento che le linee fondanti sono rimaste
tali, cioè uno strike sulla scuola pubblica statale.
Esautoramento
degli organi collegiali attraverso «il principio della distinzione tra
funzioni di indirizzo, funzioni di gestione e funzioni tecniche»,
autonomia statutaria delle scuole che frantuma l'unitarietà
dell'istruzione in tutto il territorio così come sancita dalla
Costituzione, ridefinizione del Consiglio di Istituto come «Consiglio di
Autonomia» con l'ingresso dei privati, chiamata diretta degli
insegnanti mascherata dietro alla definizione di «gestione delle risorse
umane» da parte del «Dirigente scolastico, sotto la propria
responsabilità».