Motto

Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.-B.Brecht

giovedì 31 maggio 2012

Fonti militari italiane confermano armamento droni

30 maggio 2012versione stampabile
Enrico Piovesana
Fonti dell’Aeronautica militare confermano a E-il Mensile l’intenzione di acquistare dagli Stati Uniti bombe e missili per armare i droni italiani e di utilizzarli nella guerra in Afghanistan. Una spesa da oltre 13 milioni di euro, secondo fonti Usa.

“Attualmente i velivoli senza pilota in dotazione all’Aeronautica militare non sono predisposti per essere equipaggiati con armamenti di precisione, e ora si tratta di dotarli di allestimenti aggiuntivi, soprattutto hardware, che rendano possibile questo utilizzo”, spiega una fonte dell’Aeronautica che chiede di rimanere anonima. “Ne ha parlato recentemente in alcune interviste anche il nostro capo di Stato maggiore”.

DIVERSI ORIZZONTI



Cari amici,
 tra un mese il blog  compirà il suo anno di vita ed è tempo di bilanci, ovvero, saper analizzare criticamente ciò che ha funzionato e non. Questo ci permetterebbe, nei limiti del possibile, di intraprendere nuovi percorsi e prospettive. L’idea iniziale era (e rimane) potente: costruire una rete dal basso di comunicazione, informazione e relazione nel/del magentino/abbiatense.  Si potrebbe dire, obiettivo solo parzialmente raggiunto! Perché? La causa principale la potremmo ascrivere alla mancanza di fonti nel territorio: non siamo riusciti , se non parzialmente, ad avere collaboratori che ci informassero sugli accadimenti significativi nei diversi paesi ; allargare le aree di interesse ,sicuramente siamo stati parziali o addirittura mancanti,  nel settore cultura( arte, letteratura, musica, ecc), ambiente,  sport, tempo libero e chissà quant’altro. Eppure negli 11 mesi trascorsi ci sono state più di 20.200 visite, perfino da USA, Cina, Federazione russa e tanti paesi europei . Gli amici di Facebook sono oggi 219 (in verità molto pochi e andrebbero allargati di molto). Invece, punto molto importante, tra gli amici di Facebook ci sono ben 45      tra  partiti, associazioni, gruppi, realtà varie del territorio. L’importanza sta nel fatto che, nel bene e nel male, le informazioni , le esperienze, le conoscenze circolano e connettono parti , diventano rete territoriale!
La proposta che facciamo è semplice: chi ha voglia può scrivere articoli, pezzi, post, e indirizzarli  a:
con alcune semplici regole:

Predicano bene ....


Cari amici,




Un terremoto devastante ha colpito l'Emilia-Romagna. In queste ore il Parlamento sta discutendo una nuova legge, e insieme con alcuni alleati in Parlamento e nei media possiamo costringere i partiti a dirottare il loro finanziamento pubblico per la ricostruzione. Firma ora e fai il passaparola urgente:
Un terremoto devastante ha colpito l'Emilia-Romagna, provocando 17 morti e rasando al suolo interi paesi. In queste ore il Parlamento sta discutendo una nuova legge, e un appello pubblico gigantesco può garantire alle vittime le risorse di cui hanno disperato bisogno.

I danni riportati sono enormi, e in tempo di crisi dobbiamo reperire risorse preziose per la ricostruzione. I partiti godono di 500 milioni di euro di finanziamento pubblico che hanno sperperato in maniera scandalosa, e ora vogliono destinare soltanto una minuscola parte di quei soldi alle vittime. Ma con alleati in Parlamento e nei media, possiamo accendere le luci su questa vergogna e costringere i partiti a dirottare il 100% di questi fondi alle vittime del terremoto.

Fra pochi giorni il Senato darà il via libero definitivo alla legge: chiediamo a Monti e ai leader di partito di fermare l'emorragia dei soldi pubblici e di dirottarli alle vittime dell'Emilia e de L'Aquila! Consegneremo la nostra petizione grazie a un Senatore proprio prima del voto. Firma ora e inoltra questa email a tutti:

mercoledì 30 maggio 2012

OMAGGIO ALLA GRECIA

Titanic Euro? No, Costa Concordia
COMMENTO - Bruno Amoroso *

cLo spettacolo dell'Europa non è di certo edificante in questi giorni. Con il titolo «La povertà culturale dell`Europa» registra attonito Gian Arturo Ferrari ( Corriere della sera, 17.5.2012) lo spettacolo di popoli europei che dopo la breve pausa di convivenza tornano a dividersi ed insultarsi. Con una Germania che troppo presto sembra aver dimenticato la vergogna di cui parlava Thomas Mann e il cui silenzio, prevedeva sbagliando, sarebbe durato secoli e che dà dei fannulloni, ladruncoli e cialtroni a tutti gli altri popoli e paesi. Una Germania che fa finta di dimenticare che la sua ricostruzione è stato il prodotto della «guerra fredda», quando gli Stati Uniti decisero di recuperare il peggio del suo passato nazista (la tecnologia e l'efficienza), per farne rapidamente la vetrina dell'Occidente verso i paesi dell'Est; che la rapida ricostruzione delle sue città e delle sue fabbriche è stata fatta con il sacrificio degli emigranti dei paesi dell'Europa del sud; e che la creazione del suo «miracolo» è stata la causa principale della distorsione a proprio vantaggio delle politiche agricole europee, del mercato unico; e, infine, che la sua «riunificazione» ha prodotto l'ultimo aborto affrettato con l`istituzione dell`Euro.

martedì 29 maggio 2012

Scuola-furti!

Scatti di anzianità negati:
dopo la diffida partono i ricorsi
Nessuna risposta alla nostra diffida<http://www.flcgil.it/scuola/scatti-di-
anzianita-la-flc-cgil-diffida-miur-e-mef.flc> che in marzo sollecitava i
ministeri competenti a certificare i risparmi di gestione nella scuola e
predisporre il pagamento degli scatti di anzianità. Nessuna certificazione a
oltre 5 mesi dalla fine dell'anno, quindi nessun riconoscimento ai lavoratori
di quanto loro spetta.

Abbiamo, quindi, dato mandato ai nostri legali di predisporre i ricorsi per
la mancata attribuzione del miglioramento economico spettante al personale
docente e ATA che ha maturato la posizione stipendiale successiva (gradone) a
decorrere dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2011.
Quanto prima daremo tutte le informazioni per mettere docenti e ATA nelle
condizioni di aderire ai ricorsi della FLC CGIL e rivolgersi quindi alle nostre
strutture.
Continua a leggere la notizia<http://www.flcgil.it/scuola/scatti-di-anzianita-
negati-dopo-la-diffida-partono-i-ricorsi.flc>
Cordialmente
FLC CGIL nazionale

Vittuone


Vittuone - INVITO per il 2 giugno -



Il 2 Giugno Festa della Repubblica Italiana, il Circolo VitA Legambiente Vittuone e la sezione Anpi “Carlo Chiappa” Vittuone/Sedriano con il Patrocinio del Comune di Vittuone, daranno il via al progetto Gli Alberi della Memoria”.

E’ intenzione delle sottoscritte Associazioni piantare ogni 25 Aprile, a cominciare da quello appena trascorso, un albero da dedicare ai caduti per la Liberazione durante la Resistenza, iniziando dai martiri del nostro territorio.
Il primo albero, un gelso, sarà dedicato alla nostra concittadina Elisa Restelli, uccisa dai fascisti a soli 23 anni.
Il luogo individuato per tale attività è il piccolo crinale compreso tra la strada del cimitero e la ciclopedonale che sale di fianco alla RSA Il Gelso, alle spalle della fila di cipressi già piantata da Legambiente. Oltre alla piantumazione dell’albero di gelso prevediamo la posa di un cippo marmoreo, sul quale verrà fissata una targa e, di volta in volta, verrà iscritto il nome del martire commemorato.
Inoltre, all’ingresso del Parco, sarà posizionato un cartello segnaletico che individuerà e descriverà l’iniziativa.
Pensiamo che questo progetto, oltre a creare nuovo verde alberato, possa diventare un importante appuntamento annuale che contribuirà a tenere viva la memoria per le future generazioni.

La cerimonia della prima celebrazione si svolgerà il giorno 02 Giugno 2012 vedi locandina allegata.



Circolo Vit. A. Legambiente        Anpi Sedriano/Vittuone

sabato 26 maggio 2012

Scuola- riceviamo da Marina

 Si commenta da sé. Vorrei sottolineare che il tutto è sancito da una delibera approvata dalla Giunta, si tratta quindi di una decisione che avrà una applicazione reale.
 La cosa più preoccupante è che questa idea di "nuovo modello di scuola" è condiviso da partiti di varia estrazione, che vanno dal ciellino Formigoni al piddino Errani (Emilia Romagna). Mentre i sindacati, pur esternando a parole la loro contrarietà tentennato troppo nell'intraprendere azioni incisive.

Regione Veneto trova 16 milioni e mezzo per le scuole paritarie: “Le pubbliche andrebbero chiuse, costano troppo”

pubblicata da INFORMAZIONE LIBERA il giorno venerdì 25 maggio 2012 alle ore 20.14 · 

In Ve­ne­to si va avan­ti con lo sman­tel­la­men­to del­la scuo­la pub­bli­ca, a fa­vo­re di quel­la pri­va­ta in par­ti­co­la­re cat­to­li­ca. L’as­ses­so­re ai ser­vi­zi so­cia­li, Remo Ser­na­giot­to, an­nun­cia al­tri due mi­lio­ni di euro in più da di­rot­ta­re alle pa­ri­ta­rie. Per un to­ta­le di 16,5 mi­lio­ni di euro per il 2012 a be­ne­fi­cio del­le pri­va­te dal­la Re­gio­ne, con una de­li­be­ra ap­pro­va­ta mer­co­ledì dal­la Giun­ta. Come già fat­to, ri­ba­di­sce: “le scuo­le pub­bli­che, asi­li nidi e scuo­le ma­ter­ne, an­dreb­be­ro chiu­se”, per­ché “co­sta­no più del­le pa­ri­ta­rie”.

Contro la chiamata diretta delle scuole deliberata dalla Regione Lombardia


Appello delle Associazioni Non Uno Di Meno e Rete Scuole di Crema rivolto alle associazioni, ai partiti, alle organizzazioni sindacali , ecc.

Il 4 aprile 2012 la giunta Formigoni (ampiamente screditata da numerosi scandali) ha fatto approvare dal Consiglio Regionale della Lombardia la legge denominata ”Misure per la crescita, lo sviluppo e l’occupazione”, il cui articolo 8 consente in pratica ai dirigenti scolastici degli istituti lombardi di scegliere arbitrariamente una quota di docenti aggirando le graduatorie provinciali. Si tratta di un provvedimento grave ed inaccettabile, che suscita indignazione e preoccupazione, soprattutto nella prospettiva di una sua estensione in altre regioni. Contro di esso in Lombardia si sono mobilitate migliaia di docenti, addetti ATA, parecchi dirigenti scolastici, sindacati, partiti e associazioni, organizzando raccolte di firme, manifestazioni e sit-in.

venerdì 25 maggio 2012

La Germania e l’Europa del sud

di TONINO PERNA Dal manifesto di giovedì 24 maggio 2012.

Ormai non è più un esercizio accademico, ma esiste una buona probabilità che alla fine di questo stillicidio, che sta tenendo sulla graticola il popolo greco, Atene esca dall’euro. Con quali conseguenze per la Grecia e per l’Ue? Questa è una domanda ineludibile che merita una risposta approfondita. Secondo alcuni analisti la Grecia potrebbe tornare alla dracma con una svalutazione del 60%, per cui il cambio dracma-euro passerebbe da 340,75 dracme per un euro (cambio ufficiale prima dell’ingresso della Grecia nell’eurozona) a 500-600 dracme per un euro.
Questa forte svalutazione comporterebbe una altrettanto forte inflazione che potrebbe oscillare da un minimo del 30% annuo ad un massimo che è difficile da prevedere, in quanto l’inflazione è una brutta bestia che quando impazzisce è difficile da tenere a bada. Il ritorno alla dracma comporterebbe altresì una massiccia fuga di capitali in euro alla ricerca di paradisi fiscali o solo di depositi sicuri. Ne vediamo già le prime avvisaglie: negli ultimi due giorni i cittadini greci hanno ritirato dai loro depositi 1,2 miliardi di euro, qualcosa come 400mila euro al minuto. Dal gennaio 2010 ad oggi i depositi bancari dei cittadini greci si sono ridotti di circa un terzo, con una fuoriuscita di 70 miliardi di euro.

Anpi-eventi


Mare magnum


Il centro-destra implode. Il “grande centro” non sfonda. “Lo smottamento in corso non risparmia neanche il centro-sinistra e in particolare il PD… quando tutti scendono, chi perde di meno appare vincitore. Se più correttamente, facciamo il conto in valori assoluti, confrontando i voti 2012 con quelli del 2007, vediamo che anche nel caso del PD l’emorragia è in corso” (M. Revelli).In molti comuni il centro-sinistra vince, ma con meno voti di 5 anni fa. Da qui sembra evidente che la vittoria del C.S. non scaturisce (in generale, si badi bene) da meriti propri, da un progetto politico condiviso, ma piuttosto dai demeriti altrui ( e come non poteva esser e diversamente dopo il museo degli orrori berlusconiano e leghista?). Un indicatore della grande confusione politica che regna in questa fase è la frammentazione dei partiti e delle liste civiche; tre esempi da Nord a Sud rendono l’idea: ad Alessandria alle amministrative si sono presentate 34 liste di cui 19 civiche, a Frosinone, rispettivamente   27 e 16, a Trani 25 e 13. 

giovedì 24 maggio 2012

Emergency

Festeggiamo insieme i
18 anni di EMERGENCY

EMERGENCY.it
Domenica 27 maggio vieni a festeggiare con noi i 18 anni di EMERGENCY! Ti aspettiamo dalle 11.00 al Parco Trotter di Milano per l’EMERGENCY Day, una giornata di informazione sulle nostre attività, di sport, musica, intrattenimento…
Trovi le informazioni e il programma completo dell’iniziativa su www.emergencymilano.it.
Alle 18.00 verrà piantato “L'albero di Teresa”, un acero rosso in ricordo di Teresa Sarti Strada, cofondatrice di EMERGENCY.
Tutti i fondi raccolti nel corso dell'EMERGENCY Day verranno destinati al Programma Italia.

mercoledì 23 maggio 2012

Eco-Innovation: oltre 34 mln dall’Ue per finanziare i progetti green del futuro

Scritto da Anna Tita Gallo   
Martedì 22 Maggio 2012 12:32
ecoinnovation_250x166La Commissione Ue riapre il bando Eco-Innovation. Per il 2012 sono disponibili oltre 34 mln di euro che finanzieranno idee innovative all’insegna del green, del riciclo e del risparmio.
E’ aperto il nuovo bando Eco-innovation della Commissione europea, che punta a dare risorse a idee originali e amiche dell’ambiente. A Bruxelles quindi partono le selezioni e i migliori progetti si aggiudicheranno una parte dei 34,8 milioni di euro di cofinanziamento per essere effettivamente realizzati. In particolare, il cofinanziamento proveniente dall’Ue può coprire fino al 50% del costo totale dei progetti. Per il 2012 saranno selezionate una cinquantina di idee nuove.
Su youtube si può poi vedere un video il cui protagonista è un ambientalista che porge fiori e poi invita un imprenditore a sfidarlo in una gara di ballo. Chi vince? Entrambi, perché vince l’arte del riciclo, che trasforma gli oggetti vecchi in oggetti nuovi e all’avanguardia.

martedì 22 maggio 2012

Bici pace 2012






Ecco il programma della giornata….
Alla mattina …pedalare! (scorri l’elenco in ordine alfabetico per trovare la tua città o recati a quella più vicina).

Cari amici






I poteri forti e i partiti stanno lavorando dietro le quinte per mettere i loro uomini di fiducia nelle posizioni di controllo dell'informazione pubblica. Persino l'ONU ha lanciato l'allarme per difendere l'indipendenza dell'informazione: firma ora per chiedere al Presidente Monti un bando pubblico per le nomine che inizieranno già domani!
In queste ore i poteri forti e i partiti stanno lavorando dietro le quinte per mettere i loro uomini di fiducia nelle posizioni di controllo dell'informazione pubblica. Ma il vento sta cambiando e se agiremo ora potremo liberare i nostri canali d'informazione dalla loro influenza.

Da domani cominceranno le nomine dei vertici della Rai, dell'Autorità per le Comunicazioni e di quella per la Privacy. Non essendoci alcun bando pubblico, finora sono sempre stati i politici e le potenti aziende dei media a spartirsi queste nomine chiave. Ma ora la pressione per ottenere trasparenza sta crescendo: migliaia di cittadini hanno chiesto un cambio di rotta, e anche l'ONU ha sollecitato il governo a intervenire. E' la migliore opportunità che abbiamo per fermare il loro controllo sulla nostra informazione.

E' giunto il momento che l'informazione sia al servizio dell'interesse pubblico e non di quello dei poteri forti. Costruiamo un appello enorme al Presidente Monti e ai Presidenti di Camera e Senato perché introducano un bando pubblico e trasparente per queste nomine. Se raggiungeremo 100.000 firme le consegneremo ai parlamentari proprio prima del voto! Firma la petizione sotto e fai il passaparola con tutti:

La battaglia di Magenta


La battaglia di Magenta è vinta. L’Est Ticino (legnanese, castanese, magentino, abbiatense: quasi mezzo milione di abitanti), ha cambiato colore. Il 52,4% (*) dei cittadini di quest’area ora è amministrato dal centrosinistra. Si votava in nove comuni. Otto sono andati al centrosinistra, che ne aveva solo due Cassinetta e Canegrate; ora si sono aggiunti Abbiategrasso, Cuggiono, Legnano, Magenta, Magnago, Vittuone. Un comune è andato a una lista civica, San Giorgio su Legnano, che aveva un sindaco leghista.
Il centrodestra è stato abbandonato dai suoi elettori. Il Popolo della Libertà si è smarrito e frammentato con la caduta del suo capo, il Cavaliere senza paura ma non senza macchia. La Lega ha visto svanire il suo sogno, la Padania, scomparsa in una notte col solo cambio di una consonante (a Pontida “Padroni a casa nostra” è diventata “Ladroni a casa nostra”), dopo che il Senatur è scivolato nel nepotismo.

lunedì 21 maggio 2012

Cari amici,

Urgente! Dilma deciderà questa settimana: 1,8 milioni hanno firmato! Raggiungiamo i 2 millioni: manda l'email qui sotto a tutti e clicca qui per chiamare le ambasciate brasiliane.




Il Parlamento brasiliano ha appena approvato una legge che dà ai taglialegna e ai contadini carta bianca per abbattere aree sterminate di foresta amazzonica. Solo la Presidente Dilma può porre il veto. La pressione interna sta montando, ma una mobilitazione da tutto il mondo può dimostrarle che la sua reputazione internazionale è in pericolo. Costringiamola a fermare le motoseghe in Amazzonia: firma la petizione urgente e dillo a tutti!
Il Parlamento brasiliano ha appena approvato una legge devastante per le foreste, perché darebbe carta bianca a taglialegna e contadini per tagliare aree sterminate della foresta amazzonica. Solo la Presidente Dilma può fermare questa legge.

Il momento però è propizio: tra poche settimane Dilma ospiterà il più importante vertice mondiale sull'ambiente. Gli addetti ai lavori dicono che per lei il conto da pagare sarebbe troppo salato se dovesse fare la padrona di casa nei panni di quella che ha appena approvato la distruzione della foresta pluviale. In più Dilma sta fronteggiando pressioni interne crescenti: ben il 79% dei brasiliani è contro questa nuova legge. Se ci uniremo a loro ora potremo aumentare la pressione mondiale e prendere a colpi di motosega la legge, non la foresta.

Dilma potrebbe decidere in qualsiasi momento: costringiamola a porre il suo veto ora. Clicca sotto per firmare la petizione urgente per fermare questa distruzione pericolosa della foresta amazzonica, e se hai già firmato fai il passaparola con tutti:

http://www.avaaz.org/it/veto_dilma_global_reblast/?vl

domenica 20 maggio 2012

La natura tra capitale e lavoro

Spunti di riflessione e di conoscenza.
RUBRICA - Giuseppina Ciuffreda

Una costante accomuna i defunti grandi partiti del movimento operaio, la sinistra catto-liberal, i rifondanti, gli innovatori hi-tech, i teorici del comune e tutti loro ai liberali e agli economisti classici, ai Chicago boys e alle Chiese nonostante le differenti visioni e l'opposizione politica: la rimozione della natura. È un abbaglio moderno che destra e sinistra condividono, ancorati entrambi al binomio produttivo ottocentesco capitale-lavoro. Vittoriani e rivoluzionari erano in parte giustificati, vivevano in un'epoca ottimista che aveva fede nel Progresso e nel Sole dell'Avvenire, quando ancora non erano pienamente visibili gli effetti devastanti del capitalismo predatorio, le distorsioni drammatiche dei socialismi reali e gli effetti negativi planetari dell'industrialismo. La difesa dell'ambiente era agli albori e l'informazione un privilegio d'élite. Di fronte all'esplosione mondiale dei problemi ambientali qualcosa si è mosso ma l'ecologia ha ancora uno spazio minimo nei programmi dei partiti: la sinistra politica si è formata nella rivoluzione industriale ed ha difficoltà a capire il mondo rurale e la natura anche quando abbraccia la terza via e dimentica la fabbrica.

sabato 19 maggio 2012

NEOLIBERISMO E SOCIETÀ


Liberiamoci dalla mannaia del debito
OPINIONI - Francesco Gesualdi

Il nuovo vento che soffia in Europa forse ci permetterà di imboccare altre strade per la soluzione del debito. Un problema che va sicuramente risolto, sapendo però che ci sono due modi per farlo: dalla parte dei creditori o dei cittadini. La politica italiana, assieme a quella europea, finora ha scelto i creditori imponendoci sacrifici fatti passare come medicine per salvare l'Italia. Il ritornello lo conosciamo: siamo sotto costante esame dei mercati, se facciamo scelte a loro gradite abbiamo qualche possibilità di cavarcela, altrimenti saremo distrutti. Implicito riconoscimento che fra Stato e mercati ormai non comandano più parlamenti e governi, ma banche, fondi di investimento, hedge fund.
Ma il guaio è che non è sempre facile indovinare la cera più giusta, i mercati assomigliano a damigelle un po' viziate che si stancano subito del vestito appena indossato e con aria annoiata ne richiedono un altro. E se in un primo momento i mercati hanno brindato di fronte alla decisione dei governi di spremere le famiglie con un aggravio di tasse per garantire ai creditori interessi più alti, oggi si dimostrano insofferenti perché sanno che togliendo ricchezza alla gente si rischia di inceppare l'intero sistema, con danno anche per loro.

BRINDISI



Le modalità e il luogo dell’attentato  di Brindisi ci lasciano alquanto perplessi. In primo luogo se veramente sono state usate delle bombole di gas e si voleva fare una strage, ci sembra alquanto improbabile che sia opera della mafia. Questa dispone di ben altri esplosivi! Secondo. Negli ultimi decenni per operare nell’ombra,  indisturbata, in tutti i settori economici, la mafia si è ben guardata da scegliere azioni eclatanti, tipo attentati e stragi. Perché colpire una scuola, cosa mai avvenuta prima in Italia, suscitando una forte ondata emotiva  e di indignazione tra la gente? Sembrerebbe, se fosse così, un perfetto autogol! Supposto che, nelle menti criminali di costoro, le bombole usate servano a sviare e depistare le indagini, può essere un obiettivo sensibile colpire una scuola, solo perché intitolata a G. Falcone? Sembra una assurdità.

venerdì 18 maggio 2012

Cari amici,





Tra tre giorni, i leader mondiali potrebbero trovare un accordo su un piano per fermare il cambiamento climatico! Il piano trasferirebbe alle energie rinnovabili mille miliardi di dollari all'anno che i nostri governi assegnano attualmente a chi inquina. I principali leader inclusi il Presidente Obama sostengono la fine di questi assurdi sussidi, e proprio quest'ultimo ospiterà questo weekend l'incontro del G8. Diamo vita ad un'enorme campagna pubblica affinché Obama guidi questo piano che potrebbe letteralmente salvare il nostro pianeta! Firma la petizione urgente:
Questo weekend, gli otto leader più potenti del mondo si incontreranno per il G8 e potrebbero trovare un accordo su un piano che potrebbe letteralmente fermare il cambiamento climatico!

E' pazzesco, ma in questo momento, i nostri governi regalano ogni anno circa mille miliardi di dollari delle nostre tasse ai grandi del petrolio e del carbone che distruggono il nostro pianeta.
I principali leader del mondo, incluso il Presidente Obama che ospita il G8, sono già d'accordo per fermare questi finanziamenti a chi inquina. Proprio per questo, se gli chiediamo di mantenere le loro promesse e di dirottare questa incredibile quantità di soldi sulle energie rinnovabili, secondo gli esperti potremmo riuscire davvero a salvare il pianeta!

Il tempo delle interminabili discussioni è finito tanto più che i nostri leader hanno già dichiarato di essere d'accordo. Facciamo pressione e costringiamo il Presidente Obama a guidare le più grandi economie del pianeta a far diventare verdi i sussidi che attualmente sostengono chi inquina. Firma la petizione urgente qui sotto e girala a tutti: una enorme campagna li può costringere a prendere una decisione concreta:

http://www.avaaz.org/it/a_new_plan_to_save_the_planet/?vl

L'unica ragione per cui riempiamo di soldi i forzieri dei grandi del petrolio è che i loro lobbisti tengono i nostri governi in una stretta mortale. Ma se chiederemo ai nostri leader di investire nell'energia verde i soldi delle nostre tasse, aumenteremo gli investimenti globali in energie rinnovabili nel mondo del 400% rendendo l'energia solare e l'energia eolica più economiche del petrolio e del carbone: in questo modo salveremmo il pianeta mettendo i potenti del petrolio fuori mercato!

OpenMunicipio, la trasparenza online della politica parte dal Comune

La piattaforma nasce sull'esperienza di OpenParlamento, partito nel 2009 per monitorare Camera e Senato. Il progetto applicato alle amministrazioni locali supera i limiti dell'albo pretorio. Le prime città ad aderire sono Udine e Senigallia


Non solo Camera e Senato. Il controllo della politica parte dalle amministrazioni più vicine ai cittadini. Openpolis e InformaEtica hanno deciso di estendere il progetto di OpenParlamento, nato per promuovere la trasparenza a Montecitorio e Palazzo Madama, con OpenMunicipio, “una piattaforma web no-profit di informazione, monitoraggio e partecipazione attiva alla vita delle città che vi aderiscono”. Una modalità online per “sapere cosa accade nel proprio comune e seguirne con tempestività le iniziative e gli sviluppi”, oltre a incentivare collaborazione e dialogo tra i cittadini e chi li amministra attraverso il confronto di “idee, opinioni e soluzioni”.

giovedì 17 maggio 2012

5 per Mille per EMERGENCY

18 ANNI DI EMERGENCY
Il 15 maggio 1994 – 18 anni fa – nasceva Emergency, per curare le vittime, “anzi le vittime civili dei conflitti, perché crediamo che chi fa le guerre abbia, in ogni caso, pesanti responsabilità. Come si spiegherebbe altrimenti che i civili inermi rappresentano oggi più del novanta per cento delle vittime di ogni conflitto?”. Così spiegavamo le ragioni di Emergency sul primo numero del nostro trimestrale.
Diciotto anni dopo abbiamo curato gratuitamente oltre 4 milioni e mezzo di persone, vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povertà. Abbiamo lavorato in 16 Paesi, aperto ospedali, centri pediatrici, centri di maternità, posti di primo soccorso, centri sanitari, centri di riabilitazione, poliambulatori, ambulatori mobili, un centro di cardiochirurgia.
Se abbiamo potuto farlo, è stato anche grazie a voi.
BUON COMPLEANNO EMERGENCY!

Riceviamo da Cristian

giovedì 17 maggio 2012

LA TASSA OCCULTA DI MARCHIONNE ALLA FIOM

Trattenuti 8 euro in busta paga per le spese sindacali

Da Equitalia a “Equifiat”: ed ecco che, come per un brutto scherzo, gli operai del più importante gruppo auomobilistico italiano si ritrovano in busta paga la “tassa Marchionne”,
ovvero un incredibile balzello anti-sindacato di ben sette euro e mezzo al mese. Forse persino di più.

Possibile? Per quanto possa sembrare incredibile è quello che l’azienda annuncia di voler fare attraverso alcune lettere inviate dai suoi avvocati ai legali dei metalmeccanici della Cgil. Una reazione ritorsiva, cioè, che la Fiat ha messo in campo dopo essere stata sconfitta in tribunale, proprio dagli avvocati della Fiom, e proprio sul trema cruciale delle trattenute sindacali. Queste lettere non sono solo una strategia difensiva, ma anche un segnale: quello che la guerra senza prigionieri fra il numero uno del Lingotto e il sindacato di Maurizio Landini continua senza esclusione di colpi.

Così, per capire che cosa sia successo è necessario un passo indietro. Tutto comincia, ancora una volta, da Torino. Solo la settimana scorsa l'azienda di Marchionne subisce un gravissimo smacco e viene condannata nel capoluogo piemontese per attività anti-sindacale. L’oggetto del contendere erano le quote associative degli iscritti della Cgil (circa 15 euro al mese), che i dirigenti del Lingotto - al contrario di quello che fanno con tutti gli altri sindacati, Cobas compresi - si rifiutavano di prelevare dalle buste paga dei propri dipendenti.

Unica riforma: le manette (Marco Travaglio).


I cori di giubilo anche e soprattutto dentro la Lega Nordalla notizia di Bossi & his Family indagati per truffa allo Stato e appropriazione indebita dimostrano una volta di più che l’unica istituzione in grado di riformare la politica italiana non è né il governo, né il Parlamento, né i partiti, né le Authority, né i mass media: è la magistratura. Dopo vent’anni di esternazioni politiche, moniti quirinaleschi, saggi politologici e commenti cerchiobottisti/cerchiobattisti sull’invasione di campo delle toghe nel terreno della politica che si deve rigenerare dal suo interno con le grandi riforme per combattere l’antipolitica, possiamo tranquillamente concludere che l’unica riforma dei partiti esistente in natura è l’avviso di garanzia o, in alternativa, un bel paio di manette.
Per una classe politica che vive a sua insaputa nell’eterna speranza di poter delinquere a nostra insaputa, il solo punto di rottura è l’arrivo dei carabinieri. Fino a quel giorno non si butta via niente, anche se tutti sanno tutto. Un giorno, forse, un autore di fantascienza riscriverà la storia d’Italia degli ultimi vent’anni al netto delle indagini giudiziarie: ci sarà da divertirsi.

domenica 13 maggio 2012

Emergency


Diciamo NO allo spreco più grande
Il governo italiano ha chiesto a noi cittadini di aiutarlo nella lotta agli sprechi segnalando via Internet quali sono secondo noi le spese inutili da tagliare. E noi segnaliamo lo spreco più grande: le spese militari che risucchiano ogni anno miliardi di euro dei nostri soldi. Qualche esempio?
Guerra in Afghanistan: oltre 760 milioni in un anno
Acquisto degli F-35: 15 miliardi nei prossimi anni
Parata militare del 2 giugno: 10 milioni di euro nel 2011
Segnaliamo questi sprechi e ribadiamo il nostro NO alle spese militari.
 La t-shirt "Come spenderesti 20mila euro?
E tu, come spenderesti 20mila euro?
Una bomba o un Posto di primo soccorso? Emergency ha fatto la sua scelta: curare persone, non bombardarle. Lo diciamo forte e chiaro a tutti, ditelo anche voi indossando la t-shirt Come spenderesti 20 mila euro?, disponibile nelle versioni donna e unisex su shop.emergency.it.

Cari amici






Il Parlamento brasiliano ha appena approvato una legge che dà ai taglialegna e ai contadini carta bianca per abbattere aree sterminate di foresta amazzonica. Solo la Presidente Dilma può porre il veto. La pressione interna sta montando, ma una mobilitazione da tutto il mondo può dimostrarle che la sua reputazione internazionale è in pericolo. Costringiamola a fermare le motoseghe in Amazzonia: firma la petizione urgente e dillo a tutti!
Il Parlamento brasiliano ha appena approvato una legge devastante per le foreste, perché darebbe carta bianca a taglialegna e contadini per tagliare aree sterminate della foresta amazzonica. Solo la Presidente Dilma può fermare questa legge.

Il momento però è propizio: tra poche settimane Dilma ospiterà il più importante vertice mondiale sull'ambiente. Gli addetti ai lavori dicono che per lei il conto da pagare sarebbe troppo salato se dovesse fare la padrona di casa nei panni di quella che ha appena approvato la distruzione della foresta pluviale. In più Dilma sta fronteggiando pressioni interne crescenti: ben il 79% dei brasiliani è contro questa nuova legge. Se ci uniremo a loro ora potremo aumentare la pressione mondiale e prendere a colpi di motosega la legge, non la foresta.

Dilma potrebbe decidere in qualsiasi momento: costringiamola a porre il suo veto ora. Clicca sotto per firmare la petizione urgente per fermare questa distruzione pericolosa della foresta amazzonica, e se hai già firmato fai il passaparola con tutti:

http://www.avaaz.org/it/veto_dilma_global/?vl

sabato 5 maggio 2012

Protocollo Pubblico Impiego: VIA LIBERA A LICENZIAMENTI, MOBILITA’ E TAGLI

Riceviamo da Marina 04/05/2012
In allegato il Protocollo e il volantino
Si è svolto il 3 maggio pomeriggio alla Funzione pubblica il tavolo tecnico per la definizione di un protocollo che costituisce il quadro entro il quale si muoverà il disegno di legge delega di riforma complessiva del settore pubblico, che tra l’altro conterrà anche i principi contenuti nel Ddl di riforma del mercato del lavoro in norme adattate al pubblico impiego.

L’incontro tecnico si è presto trasformato, grazie alla determinazione della delegazione trattante USB, in un tavolo politico. Il Ministro della Funzione Pubblica è stato infatti obbligato a partecipare all’incontro e a scoprire le carte per quanto riguarda le reali intenzioni in merito alla riforma del lavoro nella Pubblica Amministrazione. Rispondendo alle nostre considerazioni, Patroni Griffi ha ammesso che il protocollo rappresenta il tentativo di limitare i danni prodotti dalla riforma del mercato del lavoro del Ministro Fornero e dagli effetti della spending review.
In serata l’incontro si è concluso con l’accettazione da parte di tutti i sindacati, CGIL compresa, di un accordo che, di fatto, riproponendo il ruolo di cogestione del sindacato concertativo, dà il via libera al governo Monti in materia di:

giovedì 3 maggio 2012

Dal sito di Emergency

Segnaliamo gli sprechi: gli F-35, le spese militari, la parata del 2 giugno

3 maggio 2012versione stampabile
Maso Notarianni
@masonotarianni

Il Governo ha dato ampi poteri al supercommissario Enrico Bondi sul controllo delle spese dello Stato. E Bondi si è inventato una iniziativa originale: un sito dal quale i cittadini potranno segnalare gli sprechi dell’apparato statale e in generale delle istituzioni.

COMUNICATO STAMPA


      L’ANPI di Milano denuncia la sfilata neofascista in piazzale Susa         


L’ANPI Provinciale di Milano ha da sempre espresso la sua ferma condanna della feroce aggressione nei confronti del diciassettenne missino Sergio Ramelli, morto dopo oltre trenta giorni di atroce agonia e dell’uccisione del consigliere provinciale del Movimento Sociale Italiano, Enrico Pedenovi.  
Nella seduta del Consiglio Comunale del 24 settembre 1985, l’allora Presidente dell’ANPI Provinciale di Milano Tino Casali nel denunciare “la vile uccisione del giovane missino Ramelli avvenuta nel 1975” e nell’auspicare che venisse fatta piena luce su “quell’episodio come su altri gravi fatti di sangue che avevano drammaticamente colpito la nostra città (uccisione di Claudio Varalli, Alberto Brasili, Gaetano Amoroso, Fausto e Iaio ad opera di neofascisti) e offuscata la coscienza dei valori di fondo che regolano i nostri ordinamenti democratici” si chiedeva “quale  poteva essere l’etica morale e politica, che spingeva quei giovani di venti anni di una parte o dell’altra, ad aggredire e persino ad uccidere a sangue freddo dei loro coetanei”. 

martedì 1 maggio 2012

1° Maggio


Oggi ci sono ancora le classi e quindi la lotta di classe? Esistono ancora sinistra e destra? Possiamo parlare ancora di classe operaia e sindacato? Secondo Rossana Rossanda, non ci sono dubbi:  il Capitale globalizzato, mai come ora, ha messo al lavoro milioni di persone; l’innovazione tecnologica ha ridotto il lavoro degli uomini su ogni segmento del produrre, per ridurre il costo del lavoro; le tecnologie della comunicazione permettono di spostare i capitali dagli investimenti alla finanza, e viceversa, spostarsi dove la manodopera costa meno, abbassando i diritti e i salari (Europa) conquistati nel corso del XX secolo, e non solo. “Si è allargato quindi, in quantità e qualità, il conflitto di interessi tra capitale e lavoro, i capitali concorrono (ma è più elegante dire “competono”) nel ridurne il costo, mentre i vecchi e nuovi lavoratori, non ancora o non più organizzati, si fanno la guerra, concorrendo gli uni contro gli altri,  più o meno consapevolmente,  al ribasso, per conquistare un posto”. Il terzo soggetto è lo Stato “che legifera a favore del padrone, Monti e Fornero ne sono figure da manuale”.