MARIO AGOSTINELLI CON DOMENICO FINIGUERRA
Chiamare i cittadini al voto, come se fosse una pura scadenza fisiologica, è oggi impensabile.
Le condizioni materiali delle persone e la precarietà delle loro vite, il senso di disagio per programmi rinchiusi in confini burocratici, la durezza con cui chi ha creato la crisi scarica sul mondo del lavoro le conseguenze, richiedono uno scatto.
Ottenere una rappresentanza convinta fa parte di un lavoro che chi si candida ha già nella sua storia, nella sua specchiata dedizione al bene comune, ad un senso alto e riconosciuto dell’amministrare.
Lo stesso modo con cui si arriva a proporre un sindaco per una comunità è parte della proposta, della sua realizzabilità al di là del solo momento elettorale, dell’innesco di un rapporto tra società e politica che tutti auspichiamo.
Conosco Domenico Finiguerra e, a mio giudizio, la sua figura corrisponde alle speranze di un vento nuovo che riconnetta elettori ed eletti. Fin dalle sue prime esperienze amministrative a Cassinetta di Lugagnano ne ho seguito il profilo ascendente, fatto di impegno concretissimo e di realizzazioni innovative. In questi anni ha contribuito all’evoluzione e valorizzazione dei beni comuni, guadagnando sul campo un riconoscimento anche sotto il profilo qualitativo che va ben oltre la notorietà di chi opera con la dovuta intensità.
Conosco la sua sensibilità per il mondo del lavoro, a cui sono ancor più legato in questo momento di durissimo attacco ai diritti. Le sfide collettive che riguardano un reale cambiamento in Lombardia e la riconquista per la nostra regione di un ruolo di civiltà che si sta perdendo, hanno bisogno di punti di riferimento: attorno a Pisapia a Milano si posssono formare esperienze che creano la speranza di cui abbiamo bisogno. Molti comuni, a partire da Abbiategrasso e dai vicini Legnano, Canegrate, Buccinasco, Magenta, dovranno creare un nucleo di innovazione e di ripresa della partecipazione, indispensabile per rafforzare la rete intorno alla “rivoluzione” milanese.
Domenico Finiguerra può dare a questo disegno un contributo insostituibile.
Mario Agostinelli
Le condizioni materiali delle persone e la precarietà delle loro vite, il senso di disagio per programmi rinchiusi in confini burocratici, la durezza con cui chi ha creato la crisi scarica sul mondo del lavoro le conseguenze, richiedono uno scatto.
Ottenere una rappresentanza convinta fa parte di un lavoro che chi si candida ha già nella sua storia, nella sua specchiata dedizione al bene comune, ad un senso alto e riconosciuto dell’amministrare.
Lo stesso modo con cui si arriva a proporre un sindaco per una comunità è parte della proposta, della sua realizzabilità al di là del solo momento elettorale, dell’innesco di un rapporto tra società e politica che tutti auspichiamo.
Conosco Domenico Finiguerra e, a mio giudizio, la sua figura corrisponde alle speranze di un vento nuovo che riconnetta elettori ed eletti. Fin dalle sue prime esperienze amministrative a Cassinetta di Lugagnano ne ho seguito il profilo ascendente, fatto di impegno concretissimo e di realizzazioni innovative. In questi anni ha contribuito all’evoluzione e valorizzazione dei beni comuni, guadagnando sul campo un riconoscimento anche sotto il profilo qualitativo che va ben oltre la notorietà di chi opera con la dovuta intensità.
Conosco la sua sensibilità per il mondo del lavoro, a cui sono ancor più legato in questo momento di durissimo attacco ai diritti. Le sfide collettive che riguardano un reale cambiamento in Lombardia e la riconquista per la nostra regione di un ruolo di civiltà che si sta perdendo, hanno bisogno di punti di riferimento: attorno a Pisapia a Milano si posssono formare esperienze che creano la speranza di cui abbiamo bisogno. Molti comuni, a partire da Abbiategrasso e dai vicini Legnano, Canegrate, Buccinasco, Magenta, dovranno creare un nucleo di innovazione e di ripresa della partecipazione, indispensabile per rafforzare la rete intorno alla “rivoluzione” milanese.
Domenico Finiguerra può dare a questo disegno un contributo insostituibile.
Mario Agostinelli
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Chi è Mario Agostinelli
Membro Assemblea Nazionale SEL
Portavoce del Contratto mondiale per l’energia e il clima.
Forum Mondiale delle Alternative e nel Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre
Già capogruppo Regione Lombradia PRC
Già Segretario Generale CGIL Lombardia
Qui la sua biografia completa
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