Motto

Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.-B.Brecht

giovedì 16 febbraio 2012

Un programma per i Comuni: più spazio a biblioteche e biciclette

Oltre un sesto degli italiani sarà chiamato al voto tra meno di tre mesi. Si tratta di circa undici milioni di cittadini che voteranno il 6-7 maggio (20-21 l’eventuale ballottaggio) per 8 Province e 1014 Comuni. In Provincia di Milano votano 24 comuni, tra cui nove nell’est Ticino: Abbiategrasso, Canegrate, Cassinetta di Lugagnano, Cuggiono, Legnano, Magenta, Magnago, San Giorgio su Legnano, Vittuone.

I candidati sindaci sono quasi dappertutto pronti. Ma di programmi quando e dove si parla?


 Segnaliamo allora due obiettivi da mettere ai primi posti di un programma amministrativo che abbia a cuore lo sviluppo umano:

1.      potenziare le biblioteche comunali, facendone un luogo aperto all’incontro tra le persone e di accesso ai servizi in rete;

2.      incentivare l’uso della bicicletta, per migliorare l’aria che respiriamo e promuovere la buona salute.

 Ancora oggi solo il 2% degli italiani legge più di due libri al mese. Quasi un italiano su due non ha contatti con l’informazione su carta (quotidiani e settimanali), secondo il 9° Rapporto Censis-Ucsi. Libertà e benessere dipendono da cittadini ben informati e attivi. La biblioteca comunale, accesso locale alla conoscenza,  è una condizione essenziale per l’apprendimento permanente, l’indipendenza nelle decisioni, lo sviluppo culturale dell’individuo e dei gruppi sociali, come già proclamava l’UNESCO nel 1995. Si tratta di non tagliare i fondi alle biblioteche per aggiornare il loro patrimonio librario. Ma si tratta anche di espandere il loro ruolo, coinvolgendo il volontariato: accesso gratuito a internet, con assistenza per i servizi online (acquisire documenti, prenotare biglietti, pagare bollette ecc.); promozione di scambi e attività socioculturali.

 Non solo le città, ma anche i piccoli paesi rischiano di essere soffocati dal traffico automobilistico, contribuendo così anche a stravolgere il clima del pianeta e a compromettere la salute pubblica. La diffusione della bicicletta è una valida alternativa. Ma serve più sicurezza sulle strade: in dieci anni sulle strade italiane sono morti 2.556 ciclisti (terzo posto a livello europeo). E serve un’adeguata rete di piste ciclabili, assieme a interventi per dissuadere dall’uso esagerato dell’auto privata.

 Qualche suggerimento in più lo si può trovare online (campagna per la sicurezza in bici dell’inglese Times) e in libreria (Caro sindaco, parliamo di biblioteche, di Antonella Agnoli, Editrice Bibliografica).


Giobbe


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