Motto

Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.-B.Brecht

mercoledì 5 ottobre 2011

SOGNI INFRANTI


La Lega Nord ha costruito le sue fortune utilizzando un linguaggio volutamente greve, carnevalesco, basso-popolare, raccogliendo qui, consensi e il proprio bacino di voti. Ha sedotto i suoi elettori con slogan d’effetto, rivolti sempre contro le fasce più deboli, i capri espiatori, facili da individuare e quindi colpire (i “terùn”, i “vu cumpra’”, gli albanesi, i mussulmani, ecc.). Chi non ricorda la carnevalata delle ronde padane?
Il suo movimento nasce e si rafforza con l’intento di punire l’arroganza e la corruzione della classe politica, distante dal popolo padano, politicamente e geograficamente. E’ il salto di qualità, contro lo Stato accentratore, “Roma ladrona”. Poi l’indipendenza e la secessione della Padania, la Repubblica del Nord. Senza il minimo senso della Storia, anzi ribaltandone artificiosamente tutti i presupposti, si tenta un’operazione impossibile: quella di creare un popolo e una regione geografica ed economica  omogenei. Niente di più falso, ma fa presa. Come riportato dall’antropologa L. Dematteo nel libro “L’idiota in politica. Antropologia della Lega Nord” l’operazione deve necessariamente portare alla valorizzazione  della cultura dialettale locale, di tradizioni folkloristiche, per creare un sentimento d’appartenenza identitario. Si inventa la “razza padana”, un’entità astratta, pura invenzione demagogica e populista. In ogni territorio si riattivano gli stereotipi del legame sociale, della conservazione e tutela  dell’ambiente. E qui cadono le prime illusioni. Sotto la deregulation delle norme urbanistiche,  si assiste, e il magentino  ne è un evidente esempio, all’attacco selvaggio del territorio, alla sua destrutturazione sociale, economica e ambientale. Il federalismo fiscale poi, con la manovra finanziaria dei tagli ai Comuni, diventa un altro slogan vuoto, una freccia spuntata. La presa di potere di Regioni, Comuni, ministeri, eminenti leghisti nelle università, banche, ospedali, nella pubblica amministrazione, trasformano il movimento di lotta e di governo, in casta. Fino a sostenere ed ad assolvere corrotti, mafiosi e piduisti, pur di non lasciare “Roma poltrona”! Esemplari sono i casi che coinvolgono il loro “leader maximo”: Renzo Bossi alla Regione Lombardia, la moglie, Manuela Marrone, baby pensionata all’età di 39 anni, riceve 80.000 euro per fondare una scuola dell’infanzia sulle tradizioni padane, con una Legge del 2010. Ma i sogni di secessione vanno a sbattere contro la crisi economica mondiale,  che determina solo nel Nord-est,  la chiusura di centinaia e centinaia di fabbriche e fabbrichette. Lì nella terra degli imprenditori puri e duri, che dichiarano pubblicamente l’evasione fiscale totale, speculari ai tanti furbi italici, sfruttatori in nero di extracomunitari, la secessione sarebbe un suicidio. La Padania …di fronte a Cina, India, USA, e altri,  al tempo della globalizzazione,  diventa un sogno impossibile, uno scherzo della Storia. Un altro slogan per i creduloni! Visto che il nostro territorio è governato largamente dai rappresentanti della Lega, la sua crisi evidente, lo scollamento e il malcontento della sua base, non sarebbe il caso, ora, di acuire le evidenti contraddizioni? Al popolo di sinistra le dovute mosse.

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