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Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.-B.Brecht

venerdì 7 ottobre 2011

IN MEMORIA DI WANGARI MUTA MAATHAI ____ "LA SIGNORA DEGLI ALBERI"

Proprio la vigilia dell'assegnazione del Nobel per la Pace, quest'anno attribuito a tre donne africane: Ellen Johnson Sirleaf, presidente della Liberia, Roberta Leymah Gbowee, avvocatessa anche lei liberiana, Tawakkol Karman attivista per i diritti umani yemenita; si è spenta lo scorso 25 settembre a Nairobi a 71 anni Wangari Muta Maathai, Nobel per la Pace nel 2004.
Wangari Maathai conosciuta come "la signora degli alberi", biologa e docente universitaria, fondò nel 1977 il Green Belt Movement (cintura verde), un movimento di attivisti per i diritti civili e delle donne, che lotta per combattere la deforestazione. Dalla sua fondazione il movimento è riuscito ha piantare oltre 40 milioni di alberi lungo il continente africano contro la desertificazione e oltre 30 mila donne hanno trovato occupazione.

La ricordiamo con le sue parole: "Quando ho cominciato, è stato solo una risposta innocente ai bisogni delle donne nelle aree rurali. Abbiamo iniziato a piantare alberi per soddisfare le loro esigenze, e non c'era molto di più. Allora ancora non vedevo tutti i problemi che avremmo dovuto affrontare. La ragione che mi ha spinto a piantumare è la tendenza a guardare alle cause di un problema. Spesso ci lasciamo impressionare dai sintomi, ma se guardiamo un problema alla radice, allora lo possiamo affrontare e superare una volta per tutte. Per esempio, ho cercato di capire perché non abbiamo acqua potabile, che c'era invece quando ero una bambina. Il legame tra la popolazione rurale, la terra, e le risorse naturali è diretto. Ma il malgoverno, ovviamente, porta alla distruzione di queste risorse: le foreste vengono abbattute, c'è il disboscamento illegale e l'erosione del suolo. Sono andata più a fondo e ho visto come questi problemi sono legati alla cattiva governance, alla corruzione, alla dittatura. Perché donna, ero vulnerabile. E 'stato facile denigrare me e il mio progetto, presentandomi come una donna che non segue la tradizione della brava donna africana".

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