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Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.-B.Brecht

sabato 16 luglio 2011

CASSINETTA DI LUGAGNANO, UNA PIANIFICAZIONE GENERALE URBANISTICA AD ESPANSIONE ZERO

Domenico Finiguerra è il Sindaco di Cassinetta di Lugagnano. E’ al termine del secondo mandato e non potrà più essere rieletto. La cosa più importante fatta da Finiguerra sia stato il nuovo Piano di Governo del Territorio. Tale documento non prevede nuove espansioni insediative. Quindi se si vuole si può. L’operazione più importante è stata quella di instaurare un metodo “condiviso” effettivamente con la cittadinanza (come vuole la L.R. 12/2005) per ottenere quel risultato. Infatti non consentire di costruire nuove case vuole anche dire essere più parsimoniosi nei servizi forniti ai cittadini, ...


magari richiedendo uno sforzo economico in più. Così in questo modo il sindaco Finiguerra ed i suoi concittadini consegneranno alla prossima generazione un ambiente ed un comune ben conservato e pieno di riferimenti storici significativi. Infatti non prevedere nuove espansioni insediative, insomma nuove case, obbliga a recuperare quelle che ci sono già, anche quelle storiche ed interne ai centri storici.
Approfondimento.
L’esperienza di Finiguerra a Cassinetta, è condivisibile quasi al 100% e consente di introdurre un argomento legato profondamente proprio al territorio del Magentino Abbiatense. Questa zona è infatti ricchissima di manufatti e luoghi pieni di riferimenti storici post medievali (Sforza Visconti e così via) e a quelli risorgimentali. Tali riferimenti sono insediati in un ambiente che rappresenta l’unica zona verde tuttora persistente nella provincia di Milano. La zona che parte da sud sud ovest fino al ovest nord ovest, mantiene ancora parecchie peculiarità di pregio ambientale.
Le altre zone ed in particolare quella tra Sempione, Varesina, Valassina, Cassanese e Paullese risulta particolarmente “densa” ed occlusa dal punto di vista dell’edificazione.
L’esperienza di Finiguerra ci fa comprendere che è possibile intervenire in ambito amministrativo locale per tentare di far coesistere le necessità abitative e di sviluppo economico mediandole con la necessità di salvaguardare e valorizzare il tessuto edilizio preesistente oltreché l’ambiente. E’ indubbio che il comune di Cassinetta di Lugagnano ha una situazione territoriale che consente con maggiore facilità un esperienza di pianificazione urbanistica a crescita zero, tuttavia la strada da seguire è quella. Ciò in prima analisi vale proprio per i progettisti urbanisti. Se esaminate infatti i Piani di Governo del Territorio dei comuni della zona (almeno quelli dei comuni che se ne sono dotati), potrete rendervi conto che nei contenuti si discostano ben poco dai vecchi Piani Regolatori Generali. Questo dipende prima di tutto dalla poca cultura degli amministratori locali unita ad una scarsa preparazione dei progettisti. I primi pensano più a far stare in piedi i bilanci con gli oneri di urbanizzazione ed i secondi alle parcelle.
Il nuovo pensiero nella gestione del territorio si discosta da tali abitudini.

3 commenti:

  1. Ciao Fabio,

    Secondo te qualcosa come la realt' di Cassinetta puo' essere applicabile anche a Magenta?

    Chiara G

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  2. La realtà di Cassinetta è la realtà di Cassinetta. Il principio del risparmio nel consumo del suolo è invece un principio applicabile in tutte le realtà italiane. A Magenta sono state perse parecchie occasioni. Nelle aree centrali della città (es. ex Somaschi) come alcune aree industriali in dismissione,si è preferito lasciare l'idea progettuale nelle mani dei privati. Il centro storico di Magenta è stato gestito dal precedente strumento urbanistico generale (il PRG pre vigente rispetto all'attuale PGT) in maniera inadeguata. Senza nulla togliere alla giunta Labria, il vecchio PRG era particolarmente macchinoso e complesso in particolare nella gestione del centro storico. Il nuovo PGT lascia tantissima iniziativa ai privati e soprattutto non spiega quale sia il bisogno di così tante aree di nuova espansione residenziale quando internamente alla città si stima vi siano più di 900 alloggi sfitti. A chi giova tutto questo? IL nuovo PGT avrebbe dovuto limitare al minimo (se non a zero) le nuove espansioni, e nello stesso tempo analizzare più seriamente il centro storico ed in generale il centro edificato. Devo dire che anche che le forze di opposizione si sono mosse molto tardi e con estrema superficialità sulla questione. Questo PGT è il risultato di tutto questo.
    Robert.

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  3. PERO' NON SI DICE CHE IL COMUNE DI CASSINETTA

    Si e' espanso in modo adnorme ( VEDASI ZONA INDUSTRIALE) a sud di Cassinetta ma a Nord di Abbiategrasso.

    Quanti ettari si sono sacrificati a CAPANNONI.

    I terreni industriali e i capannoni pagano FIOR di ICI

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