L’ultimo romanzo di Cacucci, scrittore importante nel
panorama della narrativa italiana, ha di nuovo come soggetto i ribelli, gli
indomiti che lottano contro ingiustizie e conformismo, individualisti o meno,
ma sempre nel loro orizzonte, una società migliore e possibile. Storie di
partigiane/i, anarchici (come Clement Duval), l’assassinio di Trotsky , le
gesta di Sante Pollastro (trattate, tra l’altro, nel bel romanzo di Luigi
Balocchi “ Il diavolo custode” meridiano zero) e altri personaggi, costituiscono
e ricostruiscono la memoria storica di una umanità che non si arrende ai
soprusi, allo sfruttamento, ai regimi totalitari, alla vita angusta alla quale
costringe il potere.
Amante del Messico, a cui ha dedicato molti diari di
viaggio e romanzi, tra cui “Puerto Escondido”, uno dei suoi romanzi più
divertenti, insieme a “ San Isidro Futbòl”, “Nahui”, la storia di Carmen
Mondragòn, pittrice, poetessa messicana, “Polvere del Messico” e altri sull’America
latina, l’autore ci regala anche libri come “Un po’ per amore, un po’ per
rabbia”; sguardo colto , attento, su
luoghi, storie e storia, ritratti, reportage. Amore per i disperati, per i
combattenti, rabbia per una società civile e politica “malata”. Imperdibili,
per chi non conosce l’Autore, “In ogni
caso nessun rimorso”, sulla banda anarchica di Julies Bonnot, “Tina” (Tina
Modotti) e “Demasiado corazòn”.
Buona lettura estiva
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