Le modalità e il luogo dell’attentato di Brindisi ci lasciano alquanto perplessi. In
primo luogo se veramente sono state usate delle bombole di gas e si voleva fare
una strage, ci sembra alquanto improbabile che sia opera della mafia. Questa dispone
di ben altri esplosivi! Secondo. Negli ultimi decenni per operare nell’ombra, indisturbata, in tutti i settori economici, la
mafia si è ben guardata da scegliere azioni eclatanti, tipo attentati e stragi.
Perché colpire una scuola, cosa mai avvenuta prima in Italia, suscitando una
forte ondata emotiva e di indignazione
tra la gente? Sembrerebbe, se fosse così, un perfetto autogol! Supposto che,
nelle menti criminali di costoro, le bombole usate servano a sviare e depistare
le indagini, può essere un obiettivo sensibile colpire una scuola, solo perché intitolata
a G. Falcone? Sembra una assurdità.
Di obiettivi sicuramente ce ne potevano essere tantissimi, ma proprio perché
nessuno si aspettava un cambiamento così radicale di strategia, potevano essere
facilmente “praticati”. Quando la mafia ha attaccato direttamente lo Stato è
risultata quasi sempre perdente; è un terreno dello scontro non proprio
favorevole. Qualcuno afferma che si voleva colpire la cultura, grande nemico
dei mafiosi. La domanda è: a questo livello? Una scuola? Ci sembra veramente
tutto assurdo e improbabile, si dirà che il nostro è il paese dell’assurdo dove
tutto può accadere, e questo è vero! Altra domanda. Perché proprio adesso? Perché
il nostro Paese, come del resto molti altri paesi europei, è attraversato da forti tensioni
sociali e questo sposterebbe l’attenzione dai problemi reali? Ricordiamo che la
mafia è sempre stata collusa con ambienti della politica , economici e dello
Stato, ma avrebbe un effetto temporale di breve periodo. Perché nella società
italiana si avverte una forte spinta al cambiamento dal basso e questo non è
altro che l’ennesimo tentativo di fermare l’orologio della Storia, come fu nella strategia della tensione? Molto
probabile, ma all’indignazione e ai falsi piagnistei dei politici, seguirà
immancabilmente una ulteriore militarizzazione del territorio, e chissà, qualche ulteriore restringimento delle libertà
individuali. Non vorremmo che a un certo punto spuntasse qualche volantino di
rivendicazione di anarchici o altre sigle, sarebbe veramente troppo!
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