Motto

Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.-B.Brecht

martedì 31 gennaio 2012

BAMAMAKI ovvero il miracolo di un futuro possibile.



venerdì 3 febbraio 2012, ore 21
AUDITORIUM COMUNALE DI SETTIMO MILANESE (MI), via A. Grandi, 4, Settimo Milanese (MI)



SPETTACOLO DEL PROGETTO M.U.R.I. LABORATORIO TEATRALE INTERCULTURALE, CHE VEDE COINVOLTI GIOVANI CITTADINI ITALIANI E GIOVANI AFRICANI RICHIEDENTI ASILO

COORDINATO E DIRETTO DA LE FENICE TEATRO-CIRIDì, SCHEDìA TEATRO E CROCEVIA DEI VIANDANTI

IN COLLABORAZIONE CON CARITAS MAGENTA

BAMAMAKI
OVVERO
IL MIRACOLO DI UN FUTURO POSSIBILE

Siamo partiti per un viaggio insieme ormai sei mesi fa.
Il nostro mezzo di trasporto: il teatro. La nostra meta: incontrarci e incontrare il territorio intorno a noi.
Abbiamo giocato con le nostre identità e le nostre radici, abbiamo provato a mischiarle e a unirle, abbiamo raccontato storie, danzato i nostri sogni, cantato le nostre speranze.
La prima tappa è stata lo spettacolo ITACA: l'isola possibile tra Italia e Africa.
Ed ora ecco BAMAMAKI: il tempo regalato per vivere questo incontro.

BAMAMAKI è una parola ghanese che non ha una traduzione precisa in italiano. E' piuttosto un'espressione di stupore grande. Come un immenso "ooooh !!!".
BAMAMAKI è per noi, che ci guardiamo dopo sei mesi di lavoro insieme, durante i quali abbiamo provato in diversi modi a pensare a un'Italia futura, dove si possa vivere fianco a fianco senza pregiudizio; è per noi che siamo riusciti a condividere tante tappe di un viaggio a volte difficile; è ancora per noi che ci sentiamo famiglia.
BAMAMAKI è anche per tutte quelle persone (e sono diventate tante lungo il viaggio) che ci hanno visto, applaudito, accompagnato, sostenuto, difeso.

BAMAMAKI è questo spettacolo, dove mettiamo in scena quello che vorremmo che succedesse: ovvero funzionari che siano disposti non solo ad annotare numeri e radunare scartoffie, ma anche a guardare le persone negli occhi e ascoltare le loro storie.
Storie che parlano dell'amore che è più forte di ogni cosa, dell'amore che ha tante facce; storie che danzano l’incontro tra le persone, che raccontano delle divisioni che esistono sì, ma che si possono anche superare; storie che cantano il desiderio di restare uniti.
Storie che scolpiscono identità, che narrano il passato e riflettono sul presente ancora vivo, con un unico filo comune: il bisogno di giustizia. I racconti creano memoria e la memoria aiuta a fare giustizia. E fare giustizia è riconoscere i diritti di tutti gli uomini: alla vita, alla libertà, alla felicità.
Riconoscere un diritto e difenderlo è il dovere di ognuno di noi.

Con la forza del nostro legame abbiamo cercato di costruire dei muri che potessero diventare un rifugio, una casa, aperta a tutti quelli che vogliono entrare, per ricominciare o ripartire in una nuova terra e in un'Italia più bella, dove il diritto di ognuno sia difeso.
E BAMAMAKI è esserci riusciti.
Ma gli imprevisti ci sono, e un temporale più forte rischia sempre di abbattere tutto.
E noi ci siamo abituati a essere una famiglia e non possiamo più farne a meno.
Di nuovo non ci vogliamo fermare.
Ancora una volta vi chiediamo: non lasciateci soli!

BAMAMAKI è anche per tutti voi, e per tutte le volte che ci accogliete. Perché lo stupore, che lascia a bocca aperta, che cambia e che ci in – segna, sta sempre alla base di un incontro.

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