Motto

Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.-B.Brecht

martedì 6 dicembre 2011

IMPRESSIONI DI DICEMBRE

Aspettavamo con ansia e un po’ di curiosità l’annunciata manovra. Hanno fatto bene il loro mestiere, preparato con cura il terreno, non c’è che dire. Con eleganza e sapienza politica, altro che governo tecnico. E’ piaciuto tanto agli opinion-maker, l’hanno chiamato “decreto salva-Italia”. Il sistema dei partiti ha trovato il suo cavallo di Troia: non sporcarsi le mani con decreti antipopolari, facendo fare il lavoro sporco ad altri, divenendo allo stesso tempo ostaggio  e controllore dei” professori”. E la prima impressione, forse la più potente, è che i pochi brandelli di opposizione politica,  non esistono più. Sempre che non si creda alle pagliacciate della Lega o a qualche sussulto  (calcolato) di Cisl e Uil.
Restano Cgil e Fiom con non poche contraddizioni interne. Contenta Confindustria per gli sgravi fiscali, come se dagli anni ’90 con le delocalizzazioni forzose nei paesi dell’Est e altrove, non siano i responsabili dello sfascio industriale, produttivo e sociale del paese. Marchionne ne è  stato il degno rappresentante. Sgravi IRAP se si assumeranno donne e giovani. Come? Con le solite formule di precariato selvaggio a 500 euro al mese? Tanto volute dal centro-sinistra a suo tempo, e portate a sistema poi dalla destra e dagli industriali, che hanno accumulato profitti da capogiro, mentre nel sociale hanno provocato un impoverimento strutturale. Contenti i mercati che hanno risposto positivamente alla manovra riducendo lo spred e riattivando le borse. Eppure sono loro i corresponsabili della crisi partita dal 2008, ma nel contempo dettano le regole del gioco; in sostanza i veri padroni del nuovo millennio.  Sulle transazioni finanziarie, nulla! E i costi della politica? Qualche sforbiciatina alle Province,  che già insorgono: Insomma si doveva pur dare un’immagine di equità!? Qualche entrata dai possessori di auto di grossa cilindrata , barche e dallo scudo fiscale, per chi ha portato illegalmente capitali all’estero. Ecco, sull’evasione fiscale non c’è traccia nel decreto, così come non risultano interventi sui grandi patrimoni. E adesso tocca a noi, i soliti noti, ai quali Monti non voleva far pagare. L’aumento dell’IVA dal 10 al 12% colpirà i consumi di massa, aumenterà l’inflazione, in sintesi provocherà una ulteriore depressione. Introdotta l’Imu  (imposta municipale unica),che sostituisce la vecchia ICI, anche sulla prima casa con un’aliquota del 4\mille elevabile dai comuni fino al 6\mille . Cosa faranno i comuni dato che hanno nuovi tagli per 2.900 miliardi? Su chi si rivarranno le Regioni visto che anche qui ci sono tagli complessivi per 3,1 miliardi? E veniamo alle pensioni, il vero capolavoro, già sostenuto e plasmato da tante trasmissioni e articoli che ci spiegano dell’allungamento della speranza di vita, statisticamente si ..intende. Già  statisticamente accomuniamo la speranza di vita i lavori usuranti a quello dei politici, imprenditori e manager. Allora dal 2012 le donne andranno in pensione a 62 anni e gli uomini a 66, con il sistema contributivo, vale a dire si lavorerà di più e alla fine si prenderà di meno. E come si pensa  di collocare i giovani sul mercato del lavoro, visto che c’è questo blocco sociale? Anzi, negli anni futuri quale sarà la speranza di vita dei giovani precari costretti alla condanna di lavori semi-schiavistici ed in un ambiente In progressivo deterioramento e avvelenamento?
Su una crescita di qualità non c’è nulla, chissà sarà la solita politica dei due tempi, per chi ci crede ancora!

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