Motto

Ci sedemmo dalla parte del torto visto che tutti gli altri posti erano occupati.-B.Brecht

domenica 4 settembre 2011

METRI CUBI INUTILI... ANZI DANNOSI

 . Durante il corso del 2011, invero si sapeva già da tempo, è emerso che a Magenta esistono circa un migliaio di alloggi sfitti (cioè liberi e senza occupanti). Vediamo quanto pesano questi alloggi.
Facendo un conto utilizzando gli abitanti virtuali (come nella progettazione urbanistica), potremmo ottenere questo risultato: una media di 70 metri quadrati per appartamento vuoto moltiplicati per 3 metri di altezza interna, ci consente di determinare una volumetria “virtuale” esistente e non
sfruttata pari a 70metri quadrati  x 3 metri di altezza x 1.000 appartamenti =  210.000 metri cubi (!!!!!) di fabbricati residenziali vuoti (che corrispondono a 210.000/150 metri cubi / ab virtuale = 1.400 abitanti virtuali). Insomma utilizzando il parametro dell’abitante virtuale comprendiamo che a Magenta ci sono appartamenti liberi per 1.400 nuovi abitanti (parametro valido per difetto). Se consideriamo invece 3,5 abitanti per appartamento (una media seriamente ipotizzabile e più realistica), otteniamo invece 3.500 abitanti possibili ed insediabili. Dobbiamo considerare inoltre che Magenta fin dagli anni ’70 non ha avuto incrementi demografici. In sostanza la cittadina ha un saldo costante fra deceduti e nati (e sommando i nuovi arrivi dall’esterno immigrati inclusi) che ha portato Magenta ad avere 23.000 abitanti circa fin dall’inizio degli anni ’70 del secolo scorso. Anche su questo aspetto bisogna interrogarsi e comprendere come mai questa città non è capace di attrarre nuove intraprese, lavoro e cittadini. Questo tema sarà oggetto di una successiva riflessione. Il nuovo PGT, approvato recentemente dalla giunta Del Gobbo, ha previsto 28 nuovi ambiti di trasformazione residenziale per realizzare centinaia di metri cubi di nuove abitazioni. Se proviamo a mettere insieme i due dati (alloggi sfitti e costanza del saldo demografico), sfugge sinceramente il ragionamento che ha condotto la giunta di destra al governo cittadino ad approvare un PGT così “pesante” dal punto di vista delle possibilità espansive residenziali. Non prendiamo in considerazione gli ultimi Programmi Integrati di Intervento interni alla città, di cui già detto nel recente passato, perché in tal caso il risultato è ancora peggiore. Non sarà che con gli oneri di urbanizzazione incassati e incassabili il caro Del Gobbo fa stare in piedi il bilancio del comune? Si perché il buon sindaco ha finanziato oltre il 70% delle spese correnti del comune (gli stipendi dei dipendenti ad esempio) proprio con i proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione altrimenti… ciao bilancio. Già ma un pezzo alla volta si vende il territorio; e poi in un periodo di crisi, chi da la certezza di nuove edificazioni quindi di incassare oneri?  E chi lo dirà ai nostri figli ed ai loro figli che non avranno più un ambiente naturale degno di tal nome? Che sia il caso di cambiare rotta? Che sia il caso di occuparsi dei fabbricati esistenti  recuperando tali spazi senza distruggere ulteriormente il territorio? Certo che per ottenere risultati credibili in tal senso bisogna avere proposte serie concrete e complessive. Ma certamente nella prossima campagna elettorale magentina vedremo grandi proposte. Soprattutto da parte delle sinistre.
I cittadini Vi stanno aspettando sul banco di prova. Stupiteci.
Robert.



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